POS: ARRIVA IL DECRETO

In attesa delle mosse della Banche

29/09/2017

I soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito e carte di credito». Messa giù così dalla norma di riferimento, non sembrerebbero esserci molti margini per una via di fuga al di là dei «casi di oggettiva impossibilità tecnica» che però sono imputabili più alla mancanza di connessione che alla mancata volontà di adeguarsi. Eppure l’obbligo del Pos - finora rimasto un obbligo sulla carta perché senza sanzioni - potrebbe trovare qualche esonero strada facendo, proprio nel provvedimento destinato a fissare le penalità.

Bancomat e carte, taglio ai costi. Micropagamenti più facili

Provvedimento che potrebbe non essere l’atteso (la scadenza per l’adozione sarebbe stata febbraio 2016) decreto ministeriale di Economia e Sviluppo economico ma il decreto legislativo di attuazione della direttiva europea che taglia i costi dei pagamenti con moneta elettronica trasmesso dal Governo alle commissioni parlamentari per i pareri. Una sanzione che, attraverso un rinvio a una norma del Codice penale, dovrebbe arrivare fino a 30 euro per ogni pagamento non accettato con mezzi diversi dal contante.

Dai negozi ai ristoranti, dalle gelaterie alle pizzerie fino ai pub passando per i bar. In realtà l’elenco potrebbe essere lunghissimo. Tutta l’attività di commercio e gli esercenti dovrebbero dotarsi del Pos. Un obbligo da cui non sfuggono neanche gli artigiani. E non è possibile invocare neanche quell’esenzione che era stata prevista in base al fatturato dal primo decreto attuativo della norma. Perché l’esonero per imprese e professionisti con ricavi nell’anno precedente fino a duecentomila euro è “scaduto” il 30 giugno 2014.

Commissioni bancarie ridotte sui micropagamenti

La sanzione e gli esoneri viaggerebbero di pari passo con il taglio delle commissioni bancarie sostenute da chi accetta pagamenti con bancomat, carta di credito o prepagata. Il decreto legislativo che dà attuazione alla direttiva comunitaria sui pagamenti (Psd-2) e fissa una sorta di clausola di salvaguardia per i micropagamenti  e che nella sostanza riduce le commissioni interbancarie allo 0,3% sulle carte di credito e 0,2% su quelle di debito (ad esempio il bancomat) e ancora di più sui micropagamenti fino a 5 euro.

In attesa di vedere cosa verrà fuori dal decreto che verrà pubblicato a giorni consigliamo di:

  • Attendere i reali contenuti del decreto;
  • Capire come si comporteranno le banche e quali offerte saranno in grado di fare rispetto alle nuove percentuali dello 0,2 e 0,3 per cento;

Abbiamo consultato alcuni istituti di credito che ci hanno fatto pervenire alcune proposte, che riteniamo al momento del tutto insoddisfacenti e pertanto sconsigliamo di aderire a qualsiasi convenzione prima che il decreto venga emanato ed in attesa delle contromosse delle banche.

Per informazioni contattateci ai nostri numeri o a nuoro@confcommercio.it