FATTURA ELETTRONICA: RIFIUTO DEL CLIENTE O FORNITORE
01/04/2019
L’obbligo di fattura elettronica tra privati introdotto dal 1° gennaio 2019 continua a far emergere alcuni dubbi da risolvere. È il caso, che trattiamo quest’oggi, di una fattura elettronica errata. O meglio, di una fattura che sia formalmente corretta e dunque approvata dal Sistema di Interscambio, ma che in realtà contiene un errore. Da addursi non tanto alla non esistenza di un destinatario e quindi a un’operazione non reale, quanto a un errore riferito a un’operazione effettivamente esistente. Ad esempio, uno prezzo diverso da quello concordato. Ma qual è la procedura da seguire in questi casi?
Fattura elettronica con errore: rifiuto e accettazione, cosa dice l’Agenzia delle Entrate
Il discorso è diverso se si parla di fattura elettronica PA, da un lato, e di fatturazione elettronica tra privati (B2B B2C), dall’altro. In ausilio ci viene il provvedimento n. 89757 del 30 aprile 2018 pubblicato dall’Agenzia delle Entrate, nel quale si spiegano nel dettaglio i molteplici aspetti della fatturazione elettronica. Qui si legge quanto segue. “Per le fatture elettroniche da inviare alle Pubbliche Amministrazioni restano valide le regole tecniche previste dal DM n. 55/2013. Rispetto a tali regole, per il processo di fatturazione elettronica tra soggetti privati residenti stabiliti o identificati nel territorio dello Stato, le specifiche tecniche allegate al presente provvedimento introducono alcune semplificazioni nel processo di recapito delle fatture e l’eliminazione delle cc.dd. notifiche d’esito committente”, vale a dire la notifica di rifiuto o di accettazione della fattura stessa.
Fattura elettronica PA: come funziona il rifiuto
Per quanto riguarda la fattura elettronica PA, infatti, accadeva spesso di dover far fronte a uno scarto della fattura a causa di errori del sistema informatico o mancanze normative. Una procedura che allungava le tempistiche di pagamento, ma che di fatto era consentita, perché il soggetto ricevente la fattura ha la possibilità, entro 15 giorni, di inviare una notifica di accettazione o rifiuto.
Fattura elettronica tra privati con errore: come risolvere
Per ciò che concerne la fattura digitale tra privati, in caso di fattura corretta (e dunque regolare) per il SdI ma con errori per il destinatario, la fattura non potrà essere scartata. La procedura da seguire corrisponderà dunque a una classica nota di credito, finalizzata alla correzione parziale o totale della fattura che, seppur “tecnicamente” regolare, contiene errori.
Fattura elettronica PA: come funziona il rifiuto
Per quanto riguarda la fattura elettronica PA, infatti, accadeva spesso di dover far fronte a uno scarto della fattura a causa di errori del sistema informatico o mancanze normative. Una procedura che allungava le tempistiche di pagamento, ma che di fatto era consentita, perché il soggetto ricevente la fattura ha la possibilità, entro 15 giorni, di inviare una notifica di accettazione o rifiuto.